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Comunicato - Assegno di Ricollocazione  
     
     
09/02/2017
Al via l'assegno di ricollocazione per i primi 25mila disoccupati

Parte l’assegno di ricollocazione: in arrivo ci sono 25mila lettere ad altrettanti disoccupati che verranno invitati a intraprendere percorsi di riqualificazione: si tratta della misura prevista dal decreto sulle politiche attive (articolo 23 del dlgs 150/2015) attuativo del Jobs Act e che riguarda lavoratori che percepiscono la NASpI da almeno quattro mesi. Modalità operative e calcolo dell’ammontare dell’assegno sono stati approvati dall’ANPAL, mentre l’invio delle missive è stato deciso in accordo con Agenzia per il Lavoro, Ministero e assessorati regionali. 
 

A chi si rivolge l'assegno

L'assegno di ricollocazione è uno strumento che aiuta le persone disoccupate nella ricerca di lavoro offrendo un servizio personalizzato e intensivo di assistenza presso i centri per l'impiego o operatori autorizzati. Può essere richiesto dalle persone disoccupate che ricevono la Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) per almeno 4 mesi. Attualmente è oggetto di una sperimentazione per valutarne l'efficacia e l'impatto sul sistema informativo.

 

Procedura

I 25mila a cui vengono inviate le lettera saranno invitati ad iscriversi al portale ANPAL e a richiedere la prestazione, scegliendo l’ente che si occuperà del percorso di riqualificazione.

La somma percepita a titolo di assegno di ricollocazione non concorre alla formazione del reddito.
  • Dura sei mesi, prorogabili per altri sei nel caso in cui non sia stato consumato l’intero ammontare dell’assegno.
  • L’assegno può essere “speso” presso i centri per l’impiego, per un servizio di assistenza intensiva nella ricerca di lavoro.
  • Se entro due mesi non ci si rivolge a un centro per il percorso di riqualificazione, si decade dallo status di disoccupato e dal diritto a sussidio.
  • Come un sorta di voucher, viene incassato dal centro per l’impiego solo nel caso in cui il percorso di ricollocazione abbia successo.
  • L’agenzia incassa l’intero assegno se il disoccupato trova lavoro a tempo indeterminato o in apprendistato, dimezzato se il contratto è a termine.
  • L’assegno di ricollocamento sospende, nel caso in cui sia stato stipulato, il patto di servizio personalizzato.

In cosa consiste il ricollocamento

Il servizio per l’impiego scelto dal lavoratore, deve prevedere: affiancamento di un tutor, programma di ricerca intensiva di occupazione, con eventuale percorso di riqualificazione professionale mirata a sbocchi professionali esistenti, l’impegno del lavoratore a svolgere le attività individuate dal tutor e ad accettare un’offerta di lavoro congrua, l’obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare a centro per l’impiego e ANPAL l’eventuale rifiuto ingiustificato a svolgere le attività indicate dal tutor o ad accettare un’offerta di lavoro congrua. Il servizio di ricollocamento viene sospeso nel caso in cui il lavoratore trovi un lavoro a termine; se viene assunto in prova, mantiene per sei mesi il diritto a riprendere il percorso.


Importo dell' Assegno

L’importo dell’assegno di ricollocamento dipende dal profilo di occupabilità del lavoratore, che individua – tramite punteggio – la difficoltà del reinserimento in base a una serie di parametri. Più alto è il punteggio, più alto è l’assegno, che va da un mille a 5mila euro. I valori minimi e massimi che si possono ottenere combinando questi due criteri sono fissati dalla delibera Anpal n. 9 del 28 novembre 2016: 

  • Da 1.000 a 5.000 euro se il risultato occupazionale prevede un contratto a tempo indeterminato (anche apprendistato).
  • Da 500 a 2.500 euro in caso di contratto a termine superiore o uguale a 6 mesi.
  • Da 250 a 1.250 euro per contratti a termine da 3 a 6 mesi (solo in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia).

Fonte: PMI.it / IlSole24ore.it

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